Il recente bel film di Christopher Nolan ha portato di nuovo alla ribalta la vita di Robert  Oppenheimer, notevole scienziato, ma soprattutto grande organizzatore.

Il progetto Manhattan che egli portò a termine con successo, nasce sicuramente dalla buona intenzione di fermare Hitler, ma di fatto ha immensamente potenziato le capacità umane di ammazzarsi a vicenda.

Il fondatore della psicologia moderna Wilhelm Wundt pensa che la storia sia sì attivata dai progetti delle persone, ma poi di fatto prende direzioni inaspettate e preterintenzionali, che egli chiama "eterogenesi dei fini", criticando così la nozione hegeliana di "astuzia della ragione". E in effetti Oppenheimer di fatto promuove senza volerlo non solo la bomba atomica come arma offensiva, ma anche la big science e la deterrenza.

La sua vita, in molti aspetti, aiuta a riflettere sulla storia umana.

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Gli studenti di scuola secondaria riceveranno un attestato di partecipazione se presente un docente che confermi la loro effettiva partecipazione.

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RELATORE: Vincenzo Fano (Università di Urbino)

Professore ordinario di Logica e Filosofia della scienza nell’Università di Urbino, è studioso di Storia e Filosofia della fisica nonché di Storia e Filosofia della psicologia; la sua ricerca si è concentrata soprattutto sul problema del rapporto fra modelli matematici, esperienza e realtà. Autore di diversi libri è membro effettivo dell’Academie Internationale des Philosophie de la science e dal 2021 Presidente della Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze.